precari/e in formazione.

Dall’università 2 sì per l’ACQUA bene comune!

Posted: Febbraio 20th, 2011 | Author: | Filed under: comunicati&volantini, cosa ne pensiamo | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Dall’università 2 sì per l’ACQUA bene comune!



Oltre lo sciopero della Fiom.

Posted: Febbraio 1st, 2011 | Author: | Filed under: cosa ne pensiamo | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Oltre lo sciopero della Fiom.


Cosa ci lascia lo sciopero dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche del 27/28 gennaio?

Sicuramente un po’ di delusione per la mancata risposta da parte della CGIL rispetto alla pressante richiesta di uno sciopero generale proveniente dal movimento studentesco e dalla stessa FIOM.

Durante il suo intervento al termine della manifestazione dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche a Bologna, Susanna Camusso ha infatti accuratamente evitato l’argomento. Non si è espressa, non ha pronunciato alcuna parola rispetto a questa opzione. La segretaria generale del più grande sindacato italiano ha volontariamente ignorato quella voce che si alzava tra le 30000 persone presenti nella piazza, che richiedeva a più riprese e con gran forza lo sciopero generale. Ma ha anche ignorato le parole del segretario FIOM Maurizio Landini, che, sottolineando il pericolo di estendere l’accordo di Mirafiori a modello delle contrattazioni del lavoro dipendente, pubblico e privato, dal palco di piazza Maggiore ha affermato la necessità di proclamare lo sciopero generale come mezzo per contrastare le politiche di confindustria e del governo.

L’imbarazzante silenzio della Camusso in realtà non dovrebbe sorprendere. Il 20 gennaio infatti, sempre a Bologna, durante un’assemblea pubblica, incalzata sulla questione dello sciopero generale, ha sostenuto che “è meglio uno sciopero non proclamato di uno sciopero fallito”. E in questo momento non ci sarebbero, sempre secondo la segretaria, le condizioni per la riuscita di uno sciopero: il mondo del lavoro è troppo frammentato e segmentato; prima dunque bisogna ricomporre e poi, forse si può pensare ad azioni conflittuali. Dunque lo sciopero non si farà.

La questione andrebbe forse ribaltata: se in questo momento non si mette in campo un’opposizione forte ed incisiva, oltre ad impedire il processo di ricomposizione del mondo del lavoro, lo si priva di altri diritti, destrutturandolo ulteriormente. L’immobilismo in questa fase non può che peggiorare la situazione e la volontà dei lavoratori e delle lavoratrici, espressa dalle alte percentuali di adesione allo sciopero, non può ridursi ad un dato puramente numerico.

Per questo lo sciopero generale e generalizzato, da costruire insieme a quei pezzi di sindacato che non vogliono cedere a ricatti e diktat, rimane un passaggio fondamentale e occorre continuare in tutte le sedi a chiederne la convocazione nel più breve tempo possibile.

E, d’altra parte, lo sciopero della FIOM ci lascia la convinzione che esistono delle possibilità concrete di unire le lotte e le resistenze che ci sono nel nostro paese. Si sta infatti diffondendo la consapevolezza che è in corso un attacco complessivo alle condizioni di vita, di lavoro e di studio di ampi settori della società con lo scopo di salvaguardare gli interessi e i profitti di pochi: è per questo che Marchionne cerca di riportare in fabbrica condizioni di sfruttamento ottocentesche, è per questo che un’intera generazione viene condannata alla precarietà e che l’università viene subordinata agli interessi delle imprese, è per questo che i beni comuni, in primis l’acqua, vengono privatizzati.

La partecipazione di studenti e studentesse allo sciopero della FIOM ha mostrato che esistono spazi per la costruzione di un percorso comune tra i soggetti che cercano di resistere alla crisi e alle politiche di smantellamento dei diritti. Da domani questa possibilità andrà sostanziata e questi spazi riempiti: dovremo sperimentare forme di coordinamento e sviluppare ambiti collettivi di dibattito e confronto. A questa sfida, la cui posta in gioco è il nostro futuro, non possiamo e non dobbiamo sottrarci.

AteneinRivolta Bologna

ateneinrivolta.bologna@gmail.com


14 dicembre 2010: 100mila in piazza a Roma

Posted: Dicembre 15th, 2010 | Author: | Filed under: Blog e siti amici:, cosa ne pensiamo | 1 Comment »

Nel giorno del voto di fiducia al governo, circa 80 pullman arrivano da tutta Italia a Roma: studenti, precari, metalmeccanici, le associazioni antirazziste degli immigrati, cittadini di Terzigno e comitati per L’Aquila, tutti insieme contro la riforma Gelmini e il governo.

Anche se il governo Berlusconi non è stato sfiduciato in Parlamento la sfiducia, quella vera, era per le strade di Roma: un corteo molto imponente e radicale ha sfilato per la città e non si è fermato di fronte alle cariche della polizia, ai manganelli ed ai lacrimogeni.

Noi come studenti e studentesse non dobbiamo vivere la giornata di ieri come una sconfitta o una battuta d’arresto; questo è un governo politicamnete in crisi che si regge su tre voti comprati, che può cadere da un momento all’altro. Le nostre mobilitazioni hanno già ottenuto risultati importatnti : abbiamo accelerato la crisi di gfoverno, provocato lo slittamento del ddl Gelmini. E’ la sconfitta di questa opposizione , di questi partiti che con la loro incoerenza sono incapaci di contrastare questo governo e legittimano Berlusconi giorno dopo giorno.

Per questo non dobbiamo fermarci, ma lavorare ad una rivolta generalizzata, di cui il mondo della formazione può essere un nodo importante. Per cacciare questo governo, per costringere banche e imprese a pagare i costi della crisi che loro hanno causato.


30 novembre: una grande giornata di lotta.

Posted: Dicembre 1st, 2010 | Author: | Filed under: cosa ne pensiamo | Commenti disabilitati su 30 novembre: una grande giornata di lotta.

La discussione del ddl Gelmini alla camera ha riacceso i riflettori sullo stato di forte degrado in cui versa l’università italiana. In tutto il paese gli studenti e le studentesse si sono resi/e conto della gravità dell’ulteriore colpo inferto all’università pubblica e al diritto allo studio da questa riforma e dai tagli.

Il 30 novembre ha rappresentato da questo punto di vista una grande occasione di presa di parola da parte dei soggetti che vivono quotidianamente l’università e che pagheranno le conseguenze delle scelte di questo governo.

Bologna in questa giornata è stata travolta da un fiume in piena formato da migliaia di studentesse e studenti universitari/e e medi, ricercatori e ricercatrici. Il corteo ha attraversato le strade della città spingendosi fino all’autostrada A14 e occupandola per alcune ore. In seguito il corteo si è diretto verso la stazione con l’obiettivo di bloccarla, ciò è stato impedito dalle violente cariche della polizia, che hanno provocato diversi feriti. Gli scontri con le forze dell’ordine non sono bastati a fermare la determinazione dei e delle manifestanti che hanno continuato sotto una pioggia battente a sfilare per le vie del centro.

Gli studenti e le studentesse hanno aperto un importante spazio di mobilitazione contro i tagli all’università e le politiche del governo. Sarà importante nei prossimi giorni cercare di allargare la mobilitazione perchè questa riforma venga definitivamente ritirata e per iniziare a pensare all’università che vogliamo.

Una grande giornata di lotta.

collettivo Student@tipici

ateneinrivolta.org


Cdf 7 luglio 2010

Posted: Luglio 10th, 2010 | Author: | Filed under: cosa ne pensiamo | Commenti disabilitati su Cdf 7 luglio 2010

Ciao a tutt@, qui di seguito troverete il "riassunto" della riunione del consiglio di facoltà del 7 luglio;

Prima di tutto un pò di comunicazioni: 

-Il 7 ottobre avrà luogo la "giornata delle matricole", iniziativa per orientare le matricole ai servizi della facoltà;

-L’8 ottobre ci sarà la prova degli OFA (obblighi formativi aggiuntivi) dalle 10 alle 13 nella sede in viale Berti Pichat; 

-Per l a.a 201011 verrà rinnovato l’accordo tra la facoltà e l’associazione Amnesty international;L’associazione collabora attraverso la creazione di momenti partecipativi di scambio e divulgazione di esperienze tra i volontari di A.I, il personale docente e gli studenti, su i temi affrontati durante il corso ( questo tipo di attività viene operata nell’ambito dell’insegnamento "Diritti umani,costituzioni e istituzioni" che fa parte del corso di laurea magistrale in "Cooperazione internazionale,sviluppo e diritti umani");

-Rimane attivo l’accordo tra la facoltà e la Johns Hopkins, relativo alla laurea magistrale in Relazioni internazionali; Ovvero: per gli studenti iscritti alla J.H sarà possibile frequentare il secondo anno di magistrale presso la nostra facoltà e in questo modo prendere un doppio titolo;

Ora passiamo ai provvedimenti per la didattica: 

-Le ore di tutorato verranno diminuite dell 11% per via di un ulteriore riduzione delle risorse finanziare a disposizione della facoltà;

-Verranno implementati gli insegnamenti in lingua inglese all’interno dei corsi di studio delle LM, per questo verranno attivati 3 nuovi corsi: –Administration and public policy,10 cfu, per il corso di laurea "Politica,amministrazione,organizzazione, LM;

Reflexive modernities.Understanding consequences of global and no global changes, 9 cfu, per il corso di laurea "Occupazione,mercato,ambiente,politiche sociali e servizio sociale",LM 

Il 3 corso è ancora in fase di elaborazione; 

Per dare vita a questi nuovi corsi la facoltà ha impegnato 24.000 euro;

Tutti i nuovi insegnamenti in lingua inglese sono divisi in due moduli, dei quali il primo viene affidato a un docente della facoltà e il secondo viene affidato a contratto a un docente straniero; 

Per ultimo si è parlato della mozione scritta da alcuni ricercatori della nostra facoltà,che potete trovare cliccando qui:MozioneRicercatoriSenato8giugno2010i-1.pdf

In realtà non è che se n’è parlato, le varie realtà all’interno del Cdf dovevano approvarla o meno, noi abbiamo deciso di approvarla,ma con alcune riserve; Abbiamo scritto un documento, esprimendo cosa ne pensiamo,spiegando perchè vogliamo sostenere la lotta dei ricercatori e delle ricercatrici e quali sono stati i nostri dubbi in proposito di alcune questioni che sono state da loro sollevate, sopratutto per quanto riguarda la meritocrazia.. Se volete, qui trovate il nostro documento: Dichiarazione di voto-ultima versione.pdf

 

Queste che vi ho elencato sono state le questioni che sono state affrontate durante l’ultimo Cdf, probabilmente presto (spero) potrò allegare anche i verbali ufficiali del Consiglio, così chi vorrà potrà leggerli dettagliatamente; 

*Un ultima cosa: In seguito ad una modifica attuata all interno dello Statuto di facoltà, ora anche lei ricercatriciricercatori partecipano alle sedute del Cdf!


CHIUDERE MORINI: volere è potere!

Posted: Giugno 11th, 2010 | Author: | Filed under: cosa ne pensiamo | 1 Comment »

CHIUDERE MORINI:
volere è potere!

 

 

L’allevamento Stefano
Morini s.a.s.
di San Polo d’Enza (Reggio Emilia) vende animali, mangimi,
segatura e attrezzature ai laboratori, ditte farmaceutiche e Università dove si
pratica la vivisezione
. Questo allevamento, uno tra i più importanti in Italia,
esiste dal 1953 e da diversi anni è di proprietà di Giovanna Soprani, moglie
del defunto Stefano Morini, e gestito dai suoi figli: Marta, Rita e Paolo.

Tra i clienti di Morini
figuravano i maggiori centri di ricerca italiani, ma anche laboratori in
Francia, Spagna, Ungheria e Israele. E dico “figuravano” perché l’attività del
centro Morini oggi è definitivamente cessata.

Ma facciamo qualche passo
indietro: l’attività di questo allevamento è stata spesso nominata dai media dopo
che, nel 2002, un camion contenente 56 cuccioli di cani beagles (che stavano
raggiungendo, in condizioni molto precarie, un laboratorio tedesco) fu fermato
lungo l’autostrada del Brennero dalla polizia stradale. Read the rest of this entry »


In/formazione @tipica

Posted: Aprile 11th, 2010 | Author: | Filed under: cosa ne pensiamo | Commenti disabilitati su In/formazione @tipica

 

Ciao a tutt@!!!

Inauguriamo il blog facendovi presente che negli album potrete trovare la sezione riguardante il nostro giornale IN/FORMAZIONE @TIPICA!!! Trovate già il pdf del primo numero del giornale, uscito qualche mese fa!

informazione @tipica num.1.pdf

Vi ricordiamo che chiunque può scrivere su IN/FORMAZIONE @TIPICA, per farlo contattateci sul facebook o al nostro indirizzo e-mail:  atipici.studenti@autistici.org

Stiamo lavorando al secondo numero di in/formazione atipica, presto potrete trovarlo in facoltà, ai nostri banchetti e anche sul blog!!!

student@tipici