Posted: Novembre 29th, 2010 | Author: studentatipici | Filed under: comunicati&volantini | Commenti disabilitati su Contro questa riforma un’altra rivolta!!
Stasera alle 19.00 in aula 3 via zamboni 38: ASSEMBLEA D’ATENEO in vista del
corteo di martedì 30 NOVEMBRE che partirà da
p.zza VERDI alle 11.00!!
Se il ddl sarà alla Camera NOI SAREMO TUTTE E TUTTI, UNIT*,IN PIAZZA PER FERMARLO!!
Contro questa riforma, UN’ALTRA RIVOLTA! SUBITO!
Collettivo Student@tipici
ateneinrivolta.org
Posted: Novembre 27th, 2010 | Author: studentatipici | Filed under: comunicati&volantini | Commenti disabilitati su Scienze politiche: facoltà di tagliare.
La riforma Gelmini trasformerà radicalmente l’università e cancellerà di fatto il diritto allo studio. Questa situazione è aggravata dai tagli previsti in finanziaria e dagli effetti dei tagli della legge 133/08 che si stanno materializzando.
Questi pesanti tagli gravano anche sulle nostre teste senza risparmiare la nostra facoltà che, senza batter ciglio, accetta i nuovi vincoli di bilancio. A pagarne le conseguenze come sempre saremo noi studenti e studentesse.
Nelle ultime settimane sono stati convocati diversi tavoli di consultazione aperti ai/alle rappresentanti degli studenti e delle studentesse per discutere della riorganizzazione dell’offerta formativa in vista della nuova riforma e della forte diminuzione dei finanziamenti.
Ad oggi nessun documento ufficiale definitivo è stato presentato e votato in Consiglio di facoltà; nonostante questo, quel che accadrà è già abbastanza chiaro grazie ad una bozza contenente la proposta di riformulazione dei corsi di studio da proporre al ministero.
Stando a questa bozza la nostra facoltà cambierà drasticamente volto: verrà istituito un solo corso di laurea a fronte dell’eliminazione di tutti quelli oggi esistenti. Il nuovo corso di laurea (che ancora nessuno sa come chiamare perché sembra un cocktail abbozzato degli attuali corsi) prevede per i primi due anni solo esami obbligatori, uguali per tutti gli studenti e le studentesse. Per il terzo anno è concessa la possibilità di scegliere tra quattro diversi percorsi, ognuno dei quali fa riferimento ad un dipartimento.
Quel che risulta evidente è che, dietro a questo piano di ristrutturazione dell’offerta formativa, non c’è un progetto preciso di razionalizzazione e di miglioramento della didattica e dei percorsi di studio. Rimane la dequalificazione della didattica, che viviamo da anni, con l’aggravante che ci sarà meno possibilità di scegliere e autodeterminare il proprio percorso di studi.
Insomma si naviga a vista gestendo alla meno peggio lo smantellamento dell’università pubblica.
Non solo si tagliano i corsi, ma per il prossimo anno accademico si prevede per la nostra facoltà un taglio delle immatricolazioni del 30%, un numero spropositato. Ciò significa che è plausibile una limitazione degli accessi attraverso test di ingresso fortemente selettivi. Se a questo aggiungiamo il probabile aumento delle tasse universitarie e il taglio alle borse di studio l’università di massa e il diritto allo studio vanno a farsi benedire!
Quasi sicuramente saremo tutti coinvolti da un cambiamento così drastico e ne subiremo le conseguenze in termini di qualità e organizzazione della didattica anche noi che siamo già immatricolati: tagli di insegnamenti, corsi, cambi di cattedra che ci creeranno parecchi disagi; non sarebbe sorprendente, per esempio, essere costretti ad inseguire un docente per dare qualche esame che non si sa che fine abbia fatto e di cui non si capisce più chi è il titolare.
Oggi più che mai è necessario non abbassare la guardia, per resistere agli attacchi sulle nostre teste e rilanciare l’università pubblica!
PENSA. PARTECIPA. PRETENDI!
Collettivo Student@tipici Scienze Politiche
www.ateneinrivolta.org
Posted: Novembre 15th, 2010 | Author: studentatipici | Filed under: comunicati&volantini | Commenti disabilitati su TAGLIANO TUTTO..DIAMOCI UN TAGLIO ANCHE NOI!
Dopo il rinvio del 14 ottobre il ddl Gelmini entrerà in discussione alla Camera il 18 novembre e la sua approvazione è prevista entro il 25 novembre. Alla gravità della riforma i affiancano i pesanti tagli previsti dalla finanziaria.
I pesanti tagli gravano anche sulle nostre teste, senza risparmiare la nostra facoltà, che senza batter ciglio accetta i nuovi vincoli di bilancio. A pagarne le conseguenze come sempre saremo noi studenti e studentesse.
Nelle ultime settimane sono stati convocati diversi tavoli di consultazione aperti ai/alle rappresentanti degli studenti e delle studentesse per discutere della riorganizzazione dell’offerta formativa in vista della nuova riforma e della forte diminuzione dei finanziamenti.
Ad oggi nessun documento ufficiale definitivo è stato presentato e votato in Consiglio di facoltà, nonostante questo quel che accadrà è già abbastanza chiaro grazie ad una bozza contenente la proposta di riformulazione dei corsi di studio che sarà inviata al Ministero entro il 17 novembre.
Stando a questa bozza la nostra facoltà cambierà drasticamente volto: verrà istituito un solo corso di laurea a fronte dell’eliminazione di tutti quelli oggi esistenti. Il nuovo corso di laurea (che ancora nessuno sa come chiamare perché sembra un cocktail abbozzato degli attuali corsi) prevede per i primi due anni solo esami obbligatori uguali per tutti gli studenti e le studentesse. Per il terzo anno è concessa la possibilità di scegliere tra quattro diversi percorsi, ognuno dei quali fa riferimento ad un dipartimento.
Quel che risulta evidente è che dietro a questo piano di ristrutturazione dell’offerta formativa non c’è un progetto preciso di razionalizzazione e di miglioramento della didattica e dei percorsi di studio. Rimane la dequalificazione della didattica, che viviamo da anni, con l’aggravante che ci sarà meno possibilità di scegliere e autodeterminare il proprio percorso di studi.
Insomma si naviga a vista gestendo alla meno peggio lo smantellamento dell’università pubblica.
Non solo si tagliano i corsi, ma per il prossimo anno accademico si prevede per la nostra facoltà un taglio delle immatricolazioni del 30%, un numero spropositato. Ciò significa che è plausibile una limitazione degli accessi attraverso test di ingresso fortemente selettivi. Se a questo aggiungiamo il probabile aumento delle tasse universitarie e il taglio alle borse di studio (previsto intorno al 90%) l’università di massa e il diritto allo studio vanno a farsi benedire!
Per non dover subire l’ennesima decisione calata dall’alto alziamo la voce e scendiamo in piazza il 17 novembre, giornata di mobilitazione internazionale degli studenti e delle studentesse!
MERCOLEDI’ 17 NOVEMBRE
TUTTI E TUTTE IN P.ZZA SAN FRANCESCO ALLE ORE 10.00
PER DIRE NO AI TAGLI E ALLA RIFORMA GELMINI!
collettivo student@tipici
www.ateneinrivolta.org