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Scienze politiche: facoltà di tagliare.

Posted: Novembre 27th, 2010 | Author: | Filed under: comunicati&volantini | Commenti disabilitati su Scienze politiche: facoltà di tagliare.

La riforma Gelmini trasformerà radicalmente l’università e cancellerà di fatto il diritto allo studio. Questa situazione è aggravata dai tagli previsti in finanziaria e dagli effetti dei tagli della legge 133/08 che si stanno materializzando.

Questi pesanti tagli gravano anche sulle nostre teste senza  risparmiare la nostra facoltà che, senza batter ciglio, accetta i nuovi vincoli di bilancio. A pagarne le conseguenze come sempre saremo noi studenti e studentesse.

Nelle ultime settimane sono stati convocati diversi tavoli di consultazione aperti ai/alle rappresentanti degli studenti e delle studentesse per discutere della riorganizzazione dell’offerta formativa in vista della nuova riforma e della forte diminuzione dei finanziamenti.

Ad oggi nessun documento ufficiale definitivo è stato presentato e votato in Consiglio di facoltà; nonostante questo, quel che accadrà è già abbastanza chiaro grazie ad una bozza contenente la proposta di riformulazione dei corsi di studio da proporre al ministero.

Stando a questa bozza la nostra facoltà cambierà drasticamente volto: verrà istituito un solo corso di laurea a fronte dell’eliminazione di tutti quelli oggi esistenti. Il nuovo corso di laurea (che ancora nessuno sa come chiamare perché sembra un cocktail abbozzato degli attuali corsi) prevede per i primi due anni solo esami obbligatori, uguali per tutti gli studenti e le studentesse. Per il terzo anno è concessa la possibilità di scegliere tra quattro diversi percorsi, ognuno dei quali fa riferimento ad un dipartimento.

Quel che risulta evidente è che, dietro a questo piano di ristrutturazione dell’offerta formativa, non c’è un progetto preciso di razionalizzazione e di miglioramento della didattica e dei percorsi di studio. Rimane la dequalificazione della didattica, che viviamo da anni, con l’aggravante che ci sarà meno possibilità di scegliere e autodeterminare il proprio percorso di studi.

Insomma si naviga a vista gestendo alla meno peggio lo smantellamento dell’università pubblica.

Non solo si tagliano i corsi, ma per il prossimo anno accademico si prevede per la nostra facoltà un taglio delle immatricolazioni del 30%, un numero spropositato. Ciò significa che è plausibile una limitazione degli accessi attraverso test di ingresso fortemente selettivi. Se a questo aggiungiamo il probabile aumento delle tasse universitarie e il taglio alle borse di studio l’università di massa e il diritto allo studio vanno a farsi benedire!

Quasi sicuramente saremo tutti coinvolti da un cambiamento così drastico e ne subiremo le conseguenze in termini di qualità e organizzazione della didattica anche noi che siamo già immatricolati: tagli di insegnamenti, corsi, cambi di cattedra che ci creeranno parecchi disagi; non sarebbe sorprendente, per esempio, essere costretti ad inseguire un docente per dare qualche esame che non si sa che fine abbia fatto e di cui non si capisce più chi è il titolare.

Oggi più che mai è necessario non abbassare la guardia, per resistere agli attacchi sulle nostre teste e rilanciare l’università pubblica!

PENSA. PARTECIPA. PRETENDI!

Collettivo Student@tipici Scienze Politiche

www.ateneinrivolta.org



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